Tintoretto

Tintoretto – Chi era e le Opere

Jacopo Robusti, meglio conosciuto come Tintoretto (nome attribuitogli per il mestiere paterno, tintore di tessuti di seta), è stato un famoso pittore italiano del XVI secolo, attivo principalmente a Venezia. La sua produzione artistica spazia tra dipinti di natura religiosa e opere profane, conosciute per la loro grandiosità, teatralità e vivacità cromatica. La sua vita e la sua opera sono state oggetto di numerose ricerche e studi, che hanno permesso di ricostruire il suo stile e le sue innovazioni, diventando una figura di riferimento per la storia dell’arte veneta e italiana.

Jacopo Tintoretto è nato a Venezia nel 1518, da una famiglia modesta di tessitori. Fin da giovane, dimostrò una grande passione per la pittura e frequentò l’atelier di Tiziano, dove acquisì le basi della tecnica pittorica e l’interesse per la luce e il colore. Tuttavia, Tintoretto si discostò presto dalla scuola tizianesca, sviluppando uno stile personale e innovativo, caratterizzato da un uso audace della luce e dell’ombra e da una particolare attenzione ai dettagli e alla composizione.

La sua prima grande opera è stata la decorazione della Scuola Grande di San Rocco a Venezia, che ha realizzato tra il 1564 e il 1588. Si tratta di un ciclo di dipinti di natura religiosa, che rappresentano scene della vita di Cristo e della Vergine Maria, ambientate in un contesto architettonico grandioso e suggestivo. La tecnica di Tintoretto si fa qui evidente nella straordinaria resa delle luci e delle ombre, che conferiscono alle figure una grande plasticità e un forte senso di realismo. Tra le opere più famose della scuola di San Rocco si annoverano La Crocifissione, Il battesimo di Cristo, Il lavaggio dei piedi e La Deposizione, che rappresentano il culmine dell’arte religiosa del Tintoretto.

Altre opere religiose di grande importanza sono la decorazione della Chiesa di San Giorgio Maggiore, compiuta tra il 1565 e il 1580, dove Tintoretto dipinse le storie della vita di San Marco, e la decorazione della Basilica di Santa Maria dell’Orto, dove si trovano capolavori come la Vergine in gloria con San Rocco e San Sebastiano, Il Martirio di San Lorenzo e La Pietà. In queste opere, Tintoretto dimostra la sua capacità di rappresentare con grande realismo la sofferenza umana e il senso di drammaticità delle scene.

Non solo arte religiosa, però: Tintoretto si cimentò anche in opere profane, come ad esempio il celebre Ritratto di Jacopo Soranzo, che ritrae il patrizio veneziano in un’atmosfera di grandezza e di potere. Altre opere profane di grande successo sono La vecchia e Il giovane, dove Tintoretto dimostra una grande sensibilità nell’interpretazione dei sentimenti e delle emozioni umane.

Un’altra opera di grande rilievo è Il Paradiso, un affresco che si trova nella Sala del Maggior Consiglio del Palazzo Ducale di Venezia, la più grande sala del mondo affrescata su un’unica parete. Questo dipinto rappresenta una sorta di “capolavoro assoluto” del Tintoretto, dove l’artista ha dimostrato una grande maestria nella rappresentazione delle figure umane, dei dettagli architettonici e delle scene allegoriche.

La morte di Tintoretto, avvenuta a Venezia nel 1594, non segnò tuttavia la fine della sua influenza sull’arte. Al contrario, l’artista veneto continuò ad essere un punto di riferimento per numerosi pittori successivi, soprattutto nell’ambito della scuola veneta, come ad esempio il Canaletto, il Tiepolo e il Guardi.

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