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Perché riqualificare energeticamente un edificio è importante? Analisi

Cos’è e in cosa consiste la riqualificazione energetica? Perché è tanto importante parlarne? E soprattutto: perché riqualificare energeticamente un edificio è un gesto sempre più diffuso? Analizziamo la situazione in Italia della transizione energetica, parlando della riqualificazione edifici.

Cos’è la riqualificazione energetica

I motivi che spingono alla riqualificazione energetica di un edificio sono molteplici e non riguardano unicamente la sostenibilità ambientale, bensì anche il risparmio economico. Ciò riguarda non solo i privati, ma anche le aziende, che magari optano per impianti termoidraulici industriali di ultima generazione. Sì, perché la riqualificazione energetica di un edificio, in effetti, rappresenta una serie di interventi che tocca molti aspetti, come l’acqua, la temperatura, la qualità dell’aria.

La domanda, però, è la seguente: con la riqualificazione, quali sono i vantaggi che si ottengono nell’immediato? Prima di tutto, è fondamentale individuare le opportunità di risparmio energetico. In breve, durante la riqualificazione, un edificio viene sottoposto a un’attenta analisi: dove si spende di più, e perché? Come si può sostenere l’ambiente? E ancora: come si può migliorare il benessere dei residenti, riducendo le emissioni di gas al contempo?

Diagnosi energetica

Possiamo riqualificare energeticamente un edificio in qualsiasi momento, ma, come anticipato, l’analisi è indispensabile, e avviene mediante un’attenta diagnosi energetica. Le indagini occorrono perché bisogna sempre capire come e dove l’energia viene consumata. L’audit energetico serve dunque per valutare la quantità e la qualità dell’energia, altrimenti non sarebbe possibile conoscere le caratteristiche di un fabbricato e valutare di conseguenza le soluzioni migliori.

Per fare una diagnosi energetica in piena regola, si fa normalmente riferimento a tre direttive: UNI CEI EN 16247‐1: 2012, UNI CEI EN 16247‐2: 2014 e UNI CEI EN 16247‐5: 2015. Aggiungiamo inoltre che per la riqualificazione energetica di solito si interviene sull’involucro edilizio e poi sulla parte impiantistica.

I vantaggi

Dobbiamo considerare un aspetto che in pochi prendono in esame: la maggior parte del patrimonio edilizio italiano già esistente è tutt’oggi formato da stabili piuttosto vecchi. Questi edifici purtroppo sono altamente energivori, ovvero consumano più energia del necessario, in quanto non sono ancora stati effettuati degli interventi mirati all’ottimizzazione dell’energia stessa. La riqualificazione, però, rappresenta un’opportunità di investimento per molti, privati e aziende, poiché l’attenzione alla sostenibilità è ormai altissima.

Consideriamo, poi, che il governo stesso è intervenuto in merito, proponendo tantissime iniziative per il finanziamento agevolato con bonus ristrutturazioni. Questi bonus hanno rappresentato a lungo un modo concreto per sostenere davvero il pianeta e fare la differenza e per ottenere un beneficio fiscale sul lungo termine, considerando i consumi ridotti. Sì, è vero che riqualificare oggi ha un costo, ma non farlo è molto più dispendioso, oltre che nocivo per il pianeta.

Piano Energetico Nazionale per l’efficienza energetica degli edifici

Come anticipato, anche su richiesta stessa dell’Unione Europea, il governo italiano ha stanziato molti fondi per il bonus ristrutturazioni. La promozione dell’efficienza energetica e della sostenibilità ambientale passa soprattutto per il cosiddetto Piano Energetico Nazionale, che riguarda proprio gli edifici esistenti, anche quelli storici e vincolati.

Consideriamo anche che pianificare una riqualificazione è un’operazione comunque complessa, poiché bisogna considerare le ultime tecnologie costruttive, ma anche la ditta a cui affidare i lavori stessi. Come previsto dal Decreto Legislativo 192/2005, per gli edifici esistenti, bisogna tenere conto dei seguenti fattori:

  • tutte le caratteristiche tecniche dell’edificio;
  • il clima interno ed esterno;
  • impianto di riscaldamento e di condizionamento;
  • impianto di illuminazione;
  • la posizione stessa dell’edificio, così come il suo orientamento;
  • eventuali sistemi solari e protezione solare;
  • ventilazione naturale;
  • uso di sistemi rinnovabili.

Il sostegno al pianeta, un’esigenza impellente

Le nostre case sono destinate a cambiare. Non sono solamente più tecnologiche, ma anche ecologiche, e non sorprendiamoci se i due aspetti sono legati a doppio filo, perché è perfettamente naturale. L’esigenza di sostenere apertamente il pianeta è sempre più impellente, poiché i primi effetti del riscaldamento globale sono già qui: inverni molto più miti, anche in regioni fredde, e in Paesi come l’Italia, la Francia e la Spagna. Possiamo, però, fare la differenza, un passo dopo l’altro, prendendo coscienza che, sì, ci sono diverse opportunità per cambiare le cose, come scegliere la strada della riqualificazione degli edifici, un modo concreto per intervenire sul proprio stile di vita, sulle proprie bollette e sul futuro dell’unica casa che abbiamo: il pianeta Terra.

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